17 luglio, 2006
Dolce Yle


Se le tue mani mi parlano
e i tuoi occhi cercano amicizia
dai miei occhi
quando mi chiedi un angolo di cuore
per ripararti dai freddi silenzi
non so se il cielo è così libero
da contenere il bene che ti voglio


(...per te, dolce Yle)
 
L'ha postato Marco alle 11:35 PM | Link | 7 comments
11 luglio, 2006
Un bacio
Nervosamente muoveva la matita tra le dita della mano. Al tavolino di quel bar si era seduto un’ora prima, erano le sette ormai. L’appuntamento era per le sei e tre quarti, orario originale per un incontro, aveva pensato: “perché non le sette o le sei e mezza?”
Le auto, dapprima lentissime nel traffico per l’uscita dal lavoro, via via acceleravano i ritmi, piano piano la città si distendeva verso la sera, lasciandosi alle spalle la forsennata e stressante attività quotidiana. Faceva caldo, però. Non dava tregua quel caldo che penetrava da sotto i vestiti fino al cervello.
Sul tavolino un cocktail analcolico, il secondo, e una ciotola di mixed nuts, ormai mezza vuota. Sui primi fazzoletti di carta aveva disegnato forme geometriche casuali, come sua abitudine, sugli ultimi un nome: dapprima piccolino, poi in corsivo, poi in forme grafiche che ricordavano i caratteri gotici, infine sull’ultimo a grandi lettere in stampatello: il nome, quello di lei.
L’occhio era rivolto alla fermata bus vicina: “eccolo, è il terzo che passa dalle sei e mezza! C’è anche lei stavolta…sì sì, è lei!
I giochi di luce son assassini a volte! Mentre lei scendeva dal bus, dal sole filtrò un fastello di raggi caldi e tenui attraverso i rami dell’albero di fronte, fino a raggiungerla esattamente sul viso…un incanto! Poi giù…sulle mani, mentre chiudeva la piccola borsetta…sembravano quei lunghi e ondeggianti filamenti di luce laser tesi ad una carezza.
Due sere prima si erano parlati… “ma davvero? Allora dobbiamo vederci, se sei qui fra due giorni, non possiamo perdere questa occasione! E’ tanto che l’aspetto, è una vita che ti aspetto…
Lei non l’aveva mai visto neanche in fotografia, per un motivo o con una scusa lui non si era mai rivelato. Forse aveva paura…e se fosse stato bruttino, sarebbe stato importante? No, impossibile, un anima così bella…quanto romanticismo, quante risate…e quanti momenti via dallo stress di routine che avevano passato insieme! Cosa vale il bello e il brutto?
Ho un po’ di apprensione…sono emozionata ma nello stesso tempo mi pigia dentro questo senso dell’incognito…sono una stupida, lo son sempre stata e continuerò ad esserlo…forse era meglio se non ci vedevamo!
Girò lo sguardo verso il bar, il riflesso del sole le impediva di mettere a fuoco le cose, le persone: il segnale, la camicia bianca e i jeans, la camicia fuori dai jeans, le sigarette sul tavolino! Adesso sì, lo vedeva…sorrideva…mamma mia se era nervoso!
Lui non sapeva se alzarsi in piedi… “ce la faccio? Mi tremano le gambe, che figura!”…poi sì alzò. I dieci secondi seguenti li avrebbe voluti fermare nel tempo, li avrebbe donati al miglior regista per poterli scolpire nell’eternità.
Non dire niente, non rovinare questo momento…era così, era esattamente così e so esattamente cosa devo fare…” e avvicinando le labbra alle sue, impresse per sempre il bacio più bello e più dolce della sua vita.
 
L'ha postato Marco alle 10:06 AM | Link | 2 comments
09 luglio, 2006
Di nuovo qui
…Seguimi lettore! Chi ti ha detto che non esiste a questo mondo l’amore vero, fedele ed eterno! Al mentitore sia tagliata la malefica lingua. Seguimi, lettore. Solo me, segui. E io ti mostrerò un tale amore…

E’ l’inizio della seconda parte de “il Maestro e Margherita” di Bulgakov, libro che mi ha accompagnato durante queste vacanze. Ve lo consiglio, se non l’avete già letto. Devo ancora finirlo, spero di riuscirci in questo fine settimana.

Son tornato, sono a casa, come potete ben intendere. Vacanza finita: bellissima, riposante, senza particolari intoppi o imprevisti. In Corsica non prendono più le carte di credito, soprattutto i ristoranti e i gestori delle spiagge. Nei negozi e nei supermercati sì: ti guardano storto e prendono la carta fra due dita come fosse il vetrino di un virus letale. Colpa di Chirac, dicono i corsi, delle commissioni e delle imposte elevate, e la connessione…cade sempre la linea! Consigliabile una carriola di contanti, per chi ci dovesse passare una settimana o due.

…e stasera, imperativo categorico…tifo da stadio di casa in casa, di piazza in piazza, di città in città…e agli assenti sia tagliata la malefica lingua…e anche qualcos’altro!

FORZA AZZURRI!!!
 
L'ha postato Marco alle 12:30 PM | Link | 2 comments
03 luglio, 2006
Cronache Corse
Palombaggia

Fatti, non parole. Ecco, oggi lascio la parola alle immagini, che è meglio! Un saluto Yle...lo sai che sei sempre nei miei pensieri. Ti voglio bene...

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Un bacio
 
L'ha postato Marco alle 8:32 AM | Link | 4 comments