30 giugno, 2006
In vacanza
In ferie...una settimana. No, il blog no, me lo porto con me, ti porto dietro Yle, soprattutto nel cuore. Cercherò di esserci se possibile, connessione Internet permettendo. Magari racconterò qualcosa delle vacanze, magari manderò qualche foto per farti invidia, magari…magari niente perché la tecnologia si ribellerà e non si riuscirà a postare niente.

Sperò di no, spero di riuscire a mantenere i contatti…e se vuoi, puoi scrivermi una email

Comunque fino a stasera (venerdì) sono qui, presente.

Ti voglio bene, tanto







firma_marco
 
L'ha postato Marco alle 4:10 PM | Link | 1 comments
27 giugno, 2006
Tra vita e vita
Sei l’acqua che nessuna colpa può sporcare

la lacrima che di trasparenza si fa luce

assomiglia a te l’aria che io respiro

la vita che sei è nel mio presente

l’infinito è la vita che sarai


(a voi non capita mai? A volte in un istante afferri cose che un istante dopo non comprendi più: ho avuto la fortuna di fermare quell’idea e l’ho scritta… Dedicata ad una idea…)
 
L'ha postato Marco alle 9:04 AM | Link | 2 comments
25 giugno, 2006
C'è @ per...
Ho trovato questa cosa in mezzo ai miei libri.
Fantasticamente on the net con una donna non solo bella...

Asia Argento

23:39
Marco, sei sparito, sei svanito, non ci sei più.

Marco, sono a casa da sola il giorno di Capodanno. Capuozz! Da sola, capisci? Mi fate ridere. Tu & i tuoi insulti via Internet. Eppoi, così, svanito nel Nulla. Fottiti. Io qui da sola. Scommetto che ti stai divertendo. Scommetto che ridi come non ti ho visto mai. Che sarà il più bel giorno della tua verde vita. Il più bell’anno della tua miserabile esistenza.

Ti sei innamorato di un’altra? Ti batte il cuoricino? Fottiti. Sei un fanciullino. Hai tutta la vita davanti. Ancora vivi con i tuoi genitori. Ancora devi rispettare certi limiti. Fottiti. Non sai nulla. Ti invidio.

Io ho le giunture spampanate e lo sai perché? Mi sveglio nel cuore della notte, verso le 5. Bevo latte. Faccio pipì. A volte un piantarello.

23:43
Buon Anno, Marco, questo Capodanno lo passiamo insieme. Scrivo di getto e spedisco, non rileggo un cazzo, errori, orrori e tutto il resto ti becchi…

Prendi questi insulti come un regalo. Questa è l’ultima volta ch ti scrivo. Ho deciso di chiudere in grande stile. Mi regalo una sparizione in piena regola. Addio, Marco, Addio. Così…

Ascolto Sunday dei Sonic Youth tutti i giorni da quando me l’hai ricordata. C’è chi ha speso fior di quattrini per comprarsi il vestito da mettere stasera. Quest’anno vanno di moda le scarpe di velluto rosso. Una volta a Capodanno ero alle Maldive e feci il bagno nuda, a mezzanotte.

A me le mutande rosse non me le ha mai regalate nessuno. Portano scalogna. Sono così sola, non è vero.

23:47
Troppo presto per fare il conto alla rovescia…Gli schioppi fuori della mia finestra si fanno sempre più pirotecnici, allucinati. Mortaretti, palle di Maradona. Stelle filanti, coriandoli e bombe atomiche.

Dio morto Marco.

Mi è passato per la testa che forse anche tu ti stai dando da fare con gli esplosivi. Ho detto a tutti che dovevo andare a una festa fuori Roma. Nel residence dei miei sentimenti…

23:49
Si spaventerebbe pure un gufo…Ho comprato del latte parzialmente scremato. Così fra undici minuti avremo di che brindare. Fottiti. Abbasso il divertimento. In sciopero contro il tuo silenzio. Sono così sola, sto scherzando.

Mi chiamo Asia, faccio l’attrice e sono profondamente sola. Ricordatevelo tutti, bastardi. Parlate parlate…Ma il capodanno del 1998 io ero sola a digitare con un fantasma…

Magari ti prende il mal di testa. Magari vomiti tutta la notte. Magari scopi con una fregna lessa. Magari ti perdi il fumo per strada. Magari ti becchi un tappo di champagne nel culo.

Fottiti, bastardo. Fottetevi, petardi. Basta.

23:52
Vado ora. Non ti meriti la mia mezzanotte.

23:53
Addio. Asia.

23:55
Scherzo.

23:56
Click.


(dal libro “I Love You Kirk” di Asia Argento)
 
L'ha postato Marco alle 7:22 AM | Link | 0 comments
23 giugno, 2006
Nei tuoi occhi
Nei tuoi occhi

Musica dolcissima
Che si insinua
tra fessure di sogno:
ti conosco…


E’ l’idea che sorride,
quel sorriso è pace e potenza,
si solleva sulle angosce,
le circonda, le ferma.

Una lacrima di gioia
traccia sulla guancia
il ritmo del mio cuore
che circondi, che infiammi.


Come luce che scalda al crepuscolo
il sorriso dell’idea visibile
sorvola i miei smarrimenti,
generosamente vigila su di me

e io mi salvo nei tuoi occhi
 
L'ha postato Marco alle 6:10 PM | Link | 0 comments
21 giugno, 2006
Gia e Ma
Un schiaffo lo colpì in piena guancia sinistra… “Ma sei scema?” “No, tu sei scemo, caro mio, e non ti permettere….” Le prese con forza il braccio, glielo portò dietro la schiena e nel contempo si trovò col viso spiaccicato al suo…
No, non ti bacio…ho detto di…no, smettila!” ma la stretta era forte e la voglia grande quanto quella di metterlo KO con un calcio in mezzo alle gambe. Prevalse la prima tentazione…
Si sedettero sul prato, l’una di fianco all’altro: imbarazzati, non si guardavano. Il sole era forte, sole di agosto, ma su quella collina appena accennata era il paradiso. La brezza le faceva volteggiare i lunghi capelli castani, la frangetta si spettinava e giocava con quelle ciglia lunghe...sembravano infinite!
Si girarono contemporaneamente e si baciarono di nuovo, gli occhi prima chiusi, poi aperti…ridevano. Poi Gia si staccò abbandonandosi distesa per terra con un sospiro…
A Ma…ma io fra due giorni parto, torno a casa…i miei devono tornare a lavorare…
La guardò dritta negli occhi, occhi verde scuro che desideravano smarrirsi nel verde mare dei suoi.
No, per favore Gia, stai qui…forse la Giuli ti può tenere da lei…almeno ancora una settimana…poi ti verranno a prendere…non andare, Gia, ti prego, io cosa faccio?
Gia si tirò su e si accoccolò abbracciata a lui con la testa sul suo petto… “Non posso…devo aiutarli a casa, devo tornare, non mi lascerebbero mai qui…
Lui aveva sedici anni, quella piccola dea di quattordici gli sembrava tutta la sua vita, in quel momento. Lontano da lei, al di fuori di lei, oltre a lei…il buio.
Si alzarono di malavoglia, lei era già in ritardo. Si baciarono di nuovo e il sapore delle loro bocche, questa volta, era talmente dolce che non avrebbero voluto più separarsi…
A Ma, io torno per Natale, tu ci sarai?
La guardò trattenendo a fatica un lacrima… “Sì, io sono sempre qui, tutti i fine settimana…ma non sarà la stessa cosa…come sei bella Gia!
Lei rise, e disse quello che gli diceva sempre, anche prima di quel magico pomeriggio, anche prima, quando giocavano ad essere solo amici: “Non è vero, tu di più... lo sai!
Lentamente scesero la collina, mano nella mano: Gia ogni tanto si girava, lo guardava e rideva, poi gli appoggiava la testa sulla spalla. Lui era serio, accostava il viso al suo e le stringeva la mano.
Il sole li accompagnava, mentre una nube aveva amorevolmente coperto d’ombra quella collina, come a volerla difendere dal tempo.
 
L'ha postato Marco alle 2:37 PM | Link | 7 comments
20 giugno, 2006
Un click
Era uno di quei giorni in cui avrebbe voluto che il cielo precipitasse pesantemente svelando l’infinito al di sopra di sé…e il nulla sotto.
Domandami perché…domandamelo! Sto da cazzo…” Ma tanto chi poteva capire “…Ma come, tu ridi sempre, cerchi sempre di giustificare tutti, sei sempre sorridente…ma nooo, tu non stai male, fai finta, cosa vuoi avere tu?
Già, perché mai avrebbe dovuto star male? Per cosa, poi? La salute? Tutto perfetto, un po’ di tosse…“e smetti di fumare no? E’ tanto che lo dici e poi sei ancora lì…
Girò la chiave della porta d’ingresso dell’ufficio, staccò l’allarme, richiuse la porta e…si sedette per terra!
Non è niente, mi passa, mi deve passare: e chi regge così una giornata intera?”
“Come sei carino, sei sempre così dolce, che bella persona che sei…”
“Sa, Lei è il primo che si dà da fare per risolvere il mio problema. Lo so, con me guadagna poco, forse, anzi niente, ma a qualcuno dovevo rivolgermi: grazie, Lei è davvero gentile…”
“Come sei comprensivo, davvero non si trovano più persone così…”
“Bastaaaaa!
” L’urlo era solo pensato, ma gli occhi erano rossi, di pianto forse, di rabbia di sicuro. Non c’era una ragione particolare, un motivo specifico e questo faceva ancora peggio: e la cosa orrenda era rendersi conto che quando aveva bisogno di qualcuno, chi con garbo, chi proprio con ostentato menefreghismo, chi con uno sguardo di compassione incredula…spariti, non c’era nessuno…“dai che adesso vai in ferie e ti rilassi, vedrai, torni che sei un altro…”
“Già, perché una settimana di ferie e passa tutto…se ci arrivo alle ferie, se ne ho ancora voglia di andarci…

Pian piano passò la giornata, arrivò il pomeriggio, i rompicoglioni costruiti e vestiti di presunzione e arroganza se ne andarono…“vado a casa, non ne posso più, non ho fatto che far stronzate tutto il giorno…però mi sembrava di star meglio mentre le facevo, almeno pensavo ad altro, ad altri…A casa non c’era nessuno, mangiò in fretta qualcosa da solo e si mise al computer…“forse se continuo con le mie stronzate mi sento meno solo…” Il guaio è che il malessere era latente, bastava un clic del mouse sbagliato per esplodere: le cose in realtà meno importanti diventano le più imprescindibili, sono le più importanti.
Quelli che contano ti hanno salutato, anzi nemmeno quello…dai, bevi un caffè che ti tira su. Hai dormito poco, eh?…ma non mangi neanche oggi…ma sei già bello così, non vedi che ti fanno tutte la corte? Cosa fai la dieta a fare…
Internet, the Net, forse lì pensava di trovare il suo qualcosa…“Sì, il sogno de…
E poi il buio…con un tiro di quel filo scaricò il cielo sul mondo, sull’unico mondo che sembrava contare per lui in quell’istante, con un click smorzò l’ultima stronzata…
 
L'ha postato Marco alle 12:28 AM | Link | 2 comments
18 giugno, 2006
Se...Mai...
se...maise ti avessi incontrata ieri
avrei sparso petali sul tuo cammino
se ti avessi vista su un prato
sarei rotolato accanto a te
se ti avessi incontrata cento anni fa
ti avrei fatta salire a cavallo
se ti avessi vista su uno scoglio
sarei stato la tua onda
se ti avessi incontrata mille anni fa
ti avrei donato il mio regno
se ti avessi vista nel bosco
sarei stato il tuo sentiero
se mai ti incontrerò
ti parlerò di me
se mai ti vedrò
sarà il giorno della luce della mia vita
 
L'ha postato Marco alle 8:57 PM | Link | 4 comments
16 giugno, 2006
Ho paura di perderti
Rainbow


La mente scarabocchia arcobaleni
sulle tue parole affilate
Mutano le iridescenze
invoco protezione al sogno
supplicandolo di non arrendersi
Ho paura di perderti
eppure tu ci sei
Ho paura di perderti
non l’avrei detto mai
Ho paura di perderti
adesso tu lo sai



(Già pubblicata ieri sul Blog degli Autori)
 
L'ha postato Marco alle 6:44 PM | Link | 4 comments
14 giugno, 2006
Leb Wohl!
Torniamo alle passioni, torniamo a raccontare le cose che amo, le cose che rendono, secondo me, la vita meritevole di essere vissuta. A chi non conosce Wagner, quello che scrivo potrà sembrare totalmente irriverente nei confronti di tutta l’altra musica. Chi conosce Wagner sa che ho ragione. E non è irriverenza o presunzione. Sono solo fortunato perché ho potuto e ho voluto apprezzare una delle vere gioie della vita. Non puoi dire di conoscere ed amare la musica completamente se non hai ascoltato, assorbito, respirato, vissuto la musica di Wagner…il Parsifal, il Tristano e Isotta, I Maestri Cantori, il Lohengrin o la Tetralogia
Da bambino avevo un’avversione naturale per la lirica, forse perché me la volevano far piacere…poi a Wagner ed alla sua musica mi ci sono avvicinato da solo, verso i quindici o sedici anni: indubbiamente ho cominciato dall’autore più problematico: libretti in Tedesco, opere in tre atti da 4 ore, o più…
Non voglio annoiare nessuno con quest’argomento, mi rendo perfettamente conto che Richard Wagner e la sua arte può non incuriosire tutti. Posso solo dire che, una volta che questa musica ti entra dentro, non ti lascia più, ed è una esperienza talmente bella, così sublime, che potrei equipararla all’amore.
Il brano di cui ai versi qui sotto riportati, rappresenta uno dei momenti poetici e d’amore più emozionanti dell’opera Die Walküre (La Valchiria, secondo giorno del Ring Des Nibelungen). Il dio Wotan canta l’amore disperato alla sua figlia preferita, Brünhilde, da lui stesso condannata a malincuore a perdere l’immortalità e a restare prigioniera di un sonno incantato e protetto da un anello di fuoco sulla cima della montagna per avergli disobbedito, fino a che un eroe meritevole non potrà, un giorno, con il suo coraggio e la sua forza, renderla di nuovo libera.

WotanFarewellBrunhildeAddio, o fiera,
superba fanciulla!
Tu del mio cuore
santissimo orgoglio!
Addio! Addio! Addio!
S'io ti debbo evitare,
se amorosamente non è lecito
più che ti saluti il mio saluto;
se dunque non più dovrai
accanto a me cavalcare,
né idromele porgermi al convito;
s'io debbo perdere
te, ch'io amavo,
o ridente riso dei miei occhi,
un fuoco nuziale
dovrà dunque per te ardere,
come a sposa alcuna mai arse!
Fiammeggiante vampa
la rupe avvampi;
con terrore struggente
il codardo allontani;
che il vile fugga
la rupe di Brünhilde!...
Poiché un solo sposi la sposa,
il quale più libero sia di me, dio!

Lo ammetto, questo è un post fortemente individualista, l’ho scritto e pubblicato per me, per ricordarmi che la musica, a volte, riesce ad aprire gli occhi vibrando attraverso il cuore, scortata dalle più belle emozioni.


Se vuoi ascoltare il brano, clicca qui, ma poi...ascoltalo fino in fondo...
 
L'ha postato Marco alle 8:27 AM | Link | 3 comments
11 giugno, 2006
Burning Puzzle
firing_puzzle
Brucio, le mie ossa avvampano
son tizzoni incandescenti
che dan fuoco ai miei dogmi
i frammenti ricomposti di me
si scompongono di nuovo
un puzzle spazzato via
dall’odiato vento delle passioni
non riuscirò mai ad arginarmi
non riuscirete mai a fermarmi
 
L'ha postato Marco alle 7:45 AM | Link | 2 comments
10 giugno, 2006
Buon compleanno Yle
La vita è meravigliosaNon so da che parte cominciare…ti conosco così poco…
eppure mi sembra di conoscerti da sempre …
eppure non ti scorderò mai.
Sei entrata nel mio cuore con un “'giorno!! io sono la prima commentatrice!! lunga vita al tuo blog!! ;-)” il 4 febbraio di quest’anno.
E da quel giorno, sei sempre stata presente, con discrezione, spontaneamente.
Ho aperto un altro blog su Splinder, che mi sta dando anche tante soddisfazioni…volevo chiudere questo, o lasciarlo perdere, così com’era…
“ohi?ma ho scoperto che hai una doppia vita su splinter!!! ...ma io ti scriverò sempre qui..c'è meno gente.. :-)”…
ho risposto sull'alltro blog!! :-) tra l'altro ho fatto pure l'account su splinder ma niente doppio blog..e promesso che continuo a scriverti qua... ormai ci sono affezionata è come vedersi sempre al solito bar...
e allora ho deciso di continuare ad aggiornare anche questo…per te, solo per te.

Tu hai indovinato a chi era dedicata una certa poesia (vabbè, poesia poi…dedica, chiamiamola dedica)
“…ma è il blog dai!!!! ed è dedicato a noi usa i nostri nick o nomi nella sua poesia... vedi le parole aspra..incantevole..rami..pepe e ect!!! :-) è carinissima marco”

E il gioco dei baci? Quanti modi abbiamo trovato per lasciarci un bacio sincero e pulito nei nostri commenti? Un infinità…un giorno li voglio catalogare…

Un giorno tu mi hai detto: “..non so nemmeno di che colore sono i tuoi occhi :-p..però conosco le tue poesie..il tuo racconto...un tot di noi è celato un altro tot rivelato..
e se ti mando un bacio è proprio come bacerei un mio amico con affetto e con un sorriso”…

Un giorno tu mi hai detto: “grazie marco perchè è bello sapere che basta poco per cominciare a volere bene a qualcuno e io te ne voglio”…

Anch’io ti voglio bene, incantevole, dolce, piccola Yle.

Buon compleanno!
 
L'ha postato Marco alle 12:01 AM | Link | 2 comments
06 giugno, 2006
Ecstasies
Ecstasies
Eyes, your eyes…
I can’t see them
I won’t feel them
on me
hands, your hands…
I can’t take them
I won’t feel them
on me
Lips, your lips…
I can’t touch them
I won’t feel them
on me
Smiles, your smile…
I feel it in my eyes, on my hands
on your lips and mine.



Occhi, I tuoi occhi…
Non posso vederli
non li sentirò
su di me
Mani, le tue mani…
Non posso prenderle
non le sentirò
su di me
Labbra, le tue labbra…
Non posso toccarle
non le sentirò
su di me
Sorrisi, il tuo sorriso…
Lo sento nei miei occhi, sulle mie mani
sulle tue labbra e le mie.

(aggiungo anche il testo in italiano, la poesia però è stata pensata in inglese)
 
L'ha postato Marco alle 11:43 AM | Link | 2 comments
02 giugno, 2006
Mi manchi...
Missing You

perché sei piccante come l'acqua
perché sei ardente come il ghiaccio
perché sei piccola come l'universo
perché sei dolce come il cacao puro
perché sei brutta come un fiore
perché sei serena come un temporale
perché sei lunatica come un sole
perché ti sogno come un'idea
 
L'ha postato Marco alle 11:31 AM | Link | 2 comments